Dropbox è e rimane una delle migliori soluzioni per la sincronizzazione di file tra più dispositivi e la condivisione di file. Pur usando anche OneDrive, Google Drive e iCloud Drive, Dropbox è tuttora quello col quale mi trovo meglio.
Col passare degli anni però, Dropbox ha introdotto nuove funzionalità al semplice e tradizionale servizio di sincronizzazione. Da Dropbox Paper, al backup, alla gestione delle password… Tutti fronzoli forse superflui per chi desidera solo un servizio affidabile per mantenere sincronizzati i propri file.
Inoltre, con l’arrivo dei Mac basati su Apple Silicon, il ritardo da parte di Dropbox nel rendere disponibile una versione del proprio client nativa per questa piattaforma, ha spinto molte persone verso altre soluzioni.
Inoltre, per chi desidera continuare a utilizzare Dropbox, senza però installare il client ufficiale esistono svariate soluzioni. Da Cloudmounter, disponibile anche all’interno dell’abbonamento di Setapp, a Mountain Duck, per arrivare infine a Maestral.
Maestral è quella che sto utilizzando da un paio di mesi. Mountain Duck l’avevo utilizzata in passato, ma non mi ha completamente convinto e l’ho trovata troppo macchinosa. Cloudmounter è invece un’ottima app per accedere ai vari file sui diversi servizi cloud, ma che offre un’esperienza molto differente rispetto a quella offerta da Maestral o dal client ufficiale di Dropbox.
Maestral è un’app disponibile per Mac e Linux che permette di mantenere sincronizzati i file sul proprio computer. In pratica svolge la funzionalità principale per la quale le persone utilizzano Dropbox, senza fronzoli.
È molto più leggero rispetto al client ufficiale e dispone sia di un interfaccia grafica sia di una a riga di comando.
Tra i principali vantaggi di Maestral ci sono:
- la leggerezza in termini di risorse utilizzate (minor consumo di RAM e CPU rispetto al client ufficiale di Dropbox);
- ha il supporto nativo per i processori Apple Silicon;
- consente di gestire più account Dropbox;
- permette di escludere tipi di file e cartelle dalla sincronizzazione;
- l’interfaccia a riga di comando permette di integrare pilotare facilmente Maestral tramite script.
Inoltre, un ulteriore vantaggio di Maestral è quello di non venire conteggiato come un dispositivo connesso al proprio account Dropbox. Questo è molto importante soprattutto per chi utilizza l’account gratuito di Dropbox, che prevede un limite di 3 dispositivi connessi allo stesso account.
Segnalo anche alcuni aspetti da considerare quando si utilizza Maestral:
- Il mancato supporto per gli attributi estesi dei file (xattrs). questo significa che i tag assegnati ai file dal Finder non vengono conservati nei file sincronizzati. Se però non utilizzi i tag del Finder, questo ti interesserà poco.
- Utilizzando le API pubbliche di Dropbox, Maestral deve trasferire ogni volta il file integralmente in caso di modifica. Questo si traduce in un maggior consumo di banda rispetto al client ufficiale di Dropbox, che permette di sincronizzare solo i frammenti modificati di un file.
- Non è integrato con il Finder come il client ufficiale, quindi non viene mostrata l’icona che indica lo stato di sincronizzazione di ogni file. Non è nemmeno disponibile il menu contestuale di Dropbox che permette di ottenere il link di condivisione di un file. Per quello è necessario accedere al sito web di Dropbox.
Personalmente trovo che i vantaggi superino gli svantaggi e per questa ragione ho scelto di utilizzare Maestral sul mio Mac.
Segnalo inoltre che recentemente Dropbox ha reso disponibile una prima versione beta del client ufficiale per i Mac basati su processori M1, M1 Max e M1 Pro. Io però ,al momento, persevero nell’utilizzo di Maestral come client per Dropbox.
Se vuoi provarlo, puoi scaricarlo gratuitamente da qui.